Daniele Raco
Non fa per me
La mia storia su Facebook sembra una storia d'amore tormentata, tipo quelle coppie che si lasciano e si riprendono, capaci di liti violente e ritorni intensi. Una storia tossica.
Le storie tossiche vanno chiuse il prima possibile, prima che degenerino e così ho fatto.
Il mio lavoro è scrivere testi, farli sul palco, produrre qualche video, insegnare e occuparmi della mia comunicazione che prevede, mio malgrado, i social.
Ma Facebook da tempo non è più utile allo scopo, almeno il profilo personale, anzi mi fa solo perdere tempo perché ci vuole leggerezza, quella che io non avrò mai, ci vuole voglia e tempo e io ho sempre meno di entrambe le cose.
Quindi il profilo si chiude. Resta la pagina per pubblicizzare le serate che prendono un millesimo dei like del post sulla morte di mio padre (ma vi pare normale?) e dove riporterò questo blog/news.
Instagram per ora mi pare meglio e Twitter rimane il mio sogno proibito anche se li ho più o meno lo stesso seguito che ho nel mio condominio, forse perché davvero sono troppo vecchio per tutta questa storia.
Sto studiando, sto cercando di capire e ho capito che il profilo davvero ci avanza quindi stop, basta con le piccolo inutili polemiche, basta con le critiche, basta con tutte le cazzate che ho letto in questi anni.
Senza contare che M.Z. a pelle mi sta abbastanza sul cazzo.
Spero continuerete a leggermi e altrimenti cercherò di farmene una ragione.
Il vostro e da oggi anche un po' più mio.
