Disinteressato
Sto cambiando, ormai da quasi quattro anni sto cambiando.
Mi accorgo che il compromesso e i falsi sorrisi e pacche sulle spalle non riesco più ne a farli ne a tollerarli. Mi è spuntata questa onestà intellettuale che è più un fastidio che altro.
Allora cerco di circondarmi di persone che mi piacciono, che mi piacciono davvero, colleghi che mi fanno ridere su e giù dal palco, amici con cui dividere il tempo e la mia famiglia.
Sta cambiando anche il mio modo di scrivere e in questo senso, faccio mie alcune riflessioni di altri:
-L'artista deve essere testimone del suo tempo
-L'atelier (inteso come il luogo dove avviene l'arte) è in mezzo alla gente.
Ho bisogno di questo, ho bisogno del contatto è più è diretto e meglio è.
Ho raccontato l'azzardo, il mio azzardo e il risultato è stato quello di attirarmi qualche fastidio, una cosa in più da gestire. Poi forse qualcuno dei detrattori è venuto a vedere lo spettacolo e ha capito che non si parla mai di loro, di chi fa i soldi sul gioco e mi hanno lasciato perdere.
Loro per me non esistono, il problema è tra me e il mio demone loro sono meno che dei pusher e non ci perdo il mio tempo.
Parlando di questo ci sono due date imminenti e una, il 29 Novembre, sarà a Genova e mi auguro davvero di essere, per una volta, profeta in patria.
Lo spettacolo di stand up "HATE" invece è nato proprio da questo stato d'animo, appunti, riflessioni, post e alla fine ho capito che avevo qualcosa. Sono argomenti scomodi, verità che nessuno dice, piccoli estratti di odio. Sarà la mia proposta per questa stagione e a Genova arriverà a gennaio.
Sto cambiando, ancora una volta e sono insofferente, mi rendo conto che la cosa traspare e che alle volte sia difficile seguirmi. Lo so, alle volte io stesso

faccio fatica a seguirmi.